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Domenica di pioggia

Hai mai pensato

a quanto è solo il mare

quando piove

e nessuno lo va a guardare?

Hai mai pensato

a quanto è triste il mare

quando piange

e nessuno lo va a consolare?

Quanti sapori hai

pioggia sahariana

Che colori porti

dall’Africa al giardino

Tu viaggi sul mare,

voli sulle isole

Cadi senza voglia,

bagni chi ti è vicino.

Domenica di pioggia

la voglia non si sveglia

la goccia sulla roccia

che scava e non impregna

che senza dubbio bagna

e la città rimette a galla

mentre lagna con veemenza

se la legna bagna e sdegna.

Domenica d’inverno

serranda bassa e fumo

là fuori c’è l’inferno

alla porta oggi nessuno

se non un prete bruno

che lavora senz’aiuto

se non un vecchio solo

che racconta d’esser muto

Domenica di ozio

il tempo pare fermo

e con lui anche lo spazio

le coperte fanno un grembo

in terra qualche ammazzo

per aria un forte olezzo

mi rigiro e “ma che cazzo!”

tutta cenere sul letto.

Domenica di quiete

mi alzo a mezzogiorno

spinto dalla fame e sete

mal di testa di ritorno

barcollo verso il bagno

mentre apro il frigo vuoto

nel burro sciolgo un uovo.

“dove spreco il mio guadagno?”

Domenica di nuovo

piove come l’altro giorno

è un ciclo questo mondo

è un circo senza porno

vola alto sui trapezi

si contorce nei tessuti

e da noi che siam vissuti

nascon solo lagne e screzi.

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