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Morp's

Mese: Febbraio 2019

La canzone della suora sola

Febbraio 21, 2019

RIT: X2

Penso allo spazio e alla presenza di acqua e fuoco

Come può un Dio infinito, creare così poco?

Penso alla gente, al contadino e al suo dottore

Come può un Dio saggio, privare a qualcuno la ragione?

Pomeriggi d’inverno a contare siepi alla collina

Fruendo d’occhi e cuore dalla sera alla mattina

Godendo l’opera di Dio in tutta questa torta via:

Ha pensato proprio a tutto, tranne a farmi compagnia.

Le giornate vanno lente tra preghiere e penitenze

Sempre sola nella campagna collinosa di Firenze

Qua nessuno ha da fare, l’ozio è il vizio principale

L’invidia per chi parte verso un paradiso in Capitale

Non c’è frutto che maturi in mezzo a tutta sta vecchiaia

Il fuoco sta scemando e non c’è più un ramo giù in legnaia.

RIT: X2

Penso allo spazio e alla presenza di acqua e fuoco

Come può un Dio infinito, creare così poco?

Penso alla gente, al contadino e al suo dottore

Come può un Dio saggio, privare a qualcuno la ragione?

Le mie Sorelle stanno bene, non si stanno a lamentare

il destino ha voluto unirci insieme una notte col temporale

Non di sangue, nè di fede, ci accomuna il tempo insieme

A cantare forte a Dio e a fare giri per le Chiese.

Siamo donne differenti per virtù e sentimenti

A me piace alzare il mento verso il cielo quando è aperto

Scruto tutto l’Universo per cercarne un verso certo.

Ma più guardo intorno a me e più chiarisco la mia fede:

Dio è ovunque: dentro me, sulle stelle e le comete.

Ma più guardo intorno a me e più chiarisco la mia fede:

Dio è ovunque: dentro te, sulle stelle e le comete.

RIT: X2

Penso allo spazio e alla presenza di acqua e fuoco

Come può un Dio infinito, creare così poco?

Penso alla gente, al contadino e al suo dottore

Come può un Dio saggio, privare a qualcuno la ragione?

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P402 (Call Malta!)

Febbraio 21, 2019

Call Malta! Call Malta! Call Malta eeee Call Malta!

“Pronto Buonasera, qui è la Guardia Costiera
di notte e di giorno a salvar vite per la galera

mi dica cosa vuole dal nostro Stato Italiano
Siam la Guardia di un paese civile e cristiano.

Call Malta! Call Malta! Call Malta eeee Call Malta!

Vada dritto! Su, si muova!
Chiami Malta! Chiami ancora!

Non abbiamo barche in mare,

gente in porto e alla stazione:

chi è di ruolo si sente male

non è assunto o va in pensione.

Call Malta! Call Malta! Call Malta eeee Call Malta!

Se può farmi un favore io le chiedo se può urlare

Il segnale è disturbato e il suo inglese fa cagare

Mi può dire il suo nome, la sua barca, il suo dove

Quanti aghi hanno i pini e quanto dista il grande Giove

Call Malta! Call Malta! Call Malta eeee Call Malta!

Chiami Malta! Su coraggio!

Fa anche caldo, è fine Maggio!

Non è tempo per mollare

Tintarella, Spiaggia e mare

Non dovete mugugnare

Se questa vita è un funerale.

Call Malta! Call Malta! Call Malta eeee Call Malta!

Buonasera, chi si sente, siam la Guardia nuovamente!

Signora Malta non capisce, quella nave è evanescente

È un miraggio, un errore, un infame sabotaggio

Non ricordo il suo nome e chi è di turno oggi

Call Malta! Call Malta! Call Malta eeee Call Malta!

Spesso l’uomo non ha colpa

Quando agisce non la sconta

E la pecora la testa abbassa

Quando lesto il lupo passa

Intelletto e ragione non vanno d’accordo

Chi ama col cuore nella mente è sordo.

Call Malta! Call Malta! Call Malta eeee Call Malta!

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Il pianeta solitario

Febbraio 21, 2019

Come avete fatto per anni

a guardare fissi le stelle

Senza mai far caso a me

e alle mie tante gemelle?

Non vedete il calore che

Divampa in me senza sosta?

Non trovate che si possa

Vivere senza nana rossa?

RIT.

Vivo libero dalla gravità del più pesante

Del più influente, del più importante

E comunque vivo in questo spazio e tempo

Senza leggi di stato e di moto

Libero di fissarmi una meta, di fissare il vuoto.

Alle domande che vi pongo

Risponderete tutti in coro

Come trovarti in quel vuoto

Senza luce che batte in volto?

Come pianeta vi propongo

Di non dare troppo peso

Anche solo un momento

Alla vista in quanto senso.

Se guardate con la ragione

Se toccate l’immaginazione

S’ascoltate con l’intelletto

Direte quell’ancor non detto.

RIT.

Vivo libero dalla gravità del più pesante

Del più influente, del più importante

E comunque vivo in questo spazio e tempo

Senza leggi di stato e di moto

Libero di fissarmi una meta, di fissare il vuoto.

Ora così mi trovo a spasso

Senza rotta senza padroni

Tra le galassie dello spazio

Libero e vivo d’emozioni

Se ti sembra un fine triste

Pensa ora a quel che vivi tu

Obbligato a far interviste

Ad una stella bianca e blu

Per cui ruoti la tua vita

Senza giocare la partita

Mentre io scelgo il cammino

La direzione, il mio destino.

RIT.

Vivo libero dalla gravità del più pesante

Del più influente, del più importante

E comunque vivo in questo spazio e tempo

Senza leggi di stato e di moto

Libero di fissarmi una meta, di fissare il vuoto.

Verrà il giorno che smetterò

Di vantare la mia fortuna

Troverò un pianeta gentile

A cui fare da nuova luna

O magari un altro sole

Per cui girare tutte l’ore

O soltanto un buco nero

Su cui fare un cimitero.

Quel che so è che ci spero

E so che solo vali meno

Troverò mai la compagnia

Che viva di me e d’anarchia?

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